Scritto da: Bartolo Fontana

il figlio del destino


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...come un naufrago, di adagiarsi sulla sua fragile zattera, e rimanere in attesa.
Luisa era a pochi metri da lui, a terra, senza vita. Proprio lei.
Lo stava aspettando.
Dopo venti anni.
Perché proprio lui?
La vita di Alberto, da quel momento non sarebbe stata più la stessa di prima.
Cosa sarebbe cambiato ma, soprattutto, chi sarebbe diventato Alberto Visconti?

Il mistero del quadro e il corteggiamento

Alberto si trovava, ora, di fronte al quadro dei ricordi, nella sua casa romana.
Seduto sulla poltrona, osservava quella tela che riusciva a trasmettergli una grande pace interiore.
Quasi stravaccato, spossato come un cavallo frustato a sangue durante la sua disperata corsa, il corpo ora penzolava dalle larghe braccia di quella poltrona, confuse tra le sue. Il dipinto era di fronte a lui, come sempre nei momenti importanti, quando aveva bisogno di entrare in una dimensione diversa del suo io. E come per incanto, la magia avveniva puntualmente.
Un semplice momento, e quieto, di pesca. Si intuiva la presenza di un piccolo porto e la figura di un vecchio che, data l'età, sembrava chiedere alla vita di essere pescato, nonostante fosse lì per il contrario.
Qualche ragazzo che rincorre una strana palla fatta di reti e ... [segue »]

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    Scritto da: Bartolo Fontana

    Commenti

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    Davvero molto piacevole,potere rileggere,questa bellissima storia.Buona serata! caro Bartolo,da Franca Conti.
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    Ciao, cara Franca!
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    Il commento era il mio,caro Bartolo. Sono Franca Conti.
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    Grazie a te anche se, purtroppo, non compare il tuo nome. Ancora grazie!
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    È davvero molto piacevole rileggere "il figlio del destino"Grazie! caro Bartolo,per questo bellissimo regalo.

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