Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte


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...guerra non ti merita; ti vorrei prendere in braccio per un viaggio, ecco, questo si che sarebbe il caso che facessimo insieme, un bel viaggio da Parigi ad Istanbul, sulle carrozze in mogano invecchiato e velluti rossi dell'Orient Express. Non mi spingere, assentandoti come hai fatto dal Jazz Club, a saltare sulla Transiberiana ed a partire per chissà dove: è freddo, sporco, amaro, quel convoglio, adatto a me: il richiamo della giungla, al quale posso sfuggire solo se tu torni al jc... e ci rimani.

... l'ambiente del jc era impastato d'intimità e disinvoltura, e lievitava ogni sera, a mezzanotte, grazie alla salsedine mischiata a petrolio - un singolare additivo - che saliva dal mare, di fronte al Club. Il jc, difatti, era stato ricavato negli ambienti sottostanti una terrazza che si allungava nella baia (una volta balneabile, ora deposito di barche), terrazza che veniva aperta d'estate, finita la quale, tutti di sotto.

Un clima del genere era l'ideale per avvicinare, almeno per provare a farlo, Isa "T" Bella, mai nome fu più appropriato; nottata dopo nottata diveniva più attraente, restando al contempo sottile ed energica, a momenti irresistibile, ad esempio quando agitava i fianchi, accompagnando la musica.

Sempre rilassata ... [segue »]

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    Scritto da: Pino Conte
    Riferimento:
    Racconto inedito

    Commenti

    3
    postato da , il
    Complimenti...
    2
    postato da , il
    :)
    1
    postato da , il
    che bello il tuo racconto

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